LA STORIA

Il Polo dell’Infanzia #ZeroSei Catta Bilingue è situato a Sorso in Via Azuni e nasce nel 1914 per volontà testamentaria di Giorgio Catta. Nel suo testamento dispose che i suoi beni venissero utilizzati per la fondazione di un Ente Morale, che avrebbe portato il portato il nome del figlio Antonio morto in quell’anno, con l’obiettivo di accogliere le bambine orfane e abbandonate di Sorso e Sennori.
La Fondazione Catta è un’istituzione di diritto privato senza fine di lucro (ONLUS) ed ha lo scopo di promuovere e diffondere l’educazione morale e religiosa dell’infanzia e favorire l’integrazione delle famiglie nel suo più ampio contesto socio-psico-pedagogico.
In particolare la Fondazione persegue il suo scopo operando nell’ambito della formazione, educazione e istruzione, dell’assistenza ai diversamente abili, alle famiglie e agli individui in condizione di svantaggio sociale, economico e psichico. Con la chiusura dell’orfanotrofio nel 1999 e venendo a mancare l’attività istituzionale, la Fondazione Catta apre nel 2006 il Nido Catta BILINGUE. Nel 2007 con l’art. 1 c. 630 della legge 27 dicembre 2006 n. 296, per fare fronte alla crescente domanda dei servizi educativi sono state attivate in via sperimentale le cosiddette “sezioni primavera” ovvero dei progetti educativi rivolti ai bambini tra i 24 e i 36 mesi d’età, per favorire un’effettiva continuità del percorso formativo con la scuola dell’infanzia. Con il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, le sezioni primavera sono entrate nel Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni.
L’Asilo Infantile Beatrice Diaz è sorto per atto di volontà del defunto Colonnello Josto Baracca, che con testamento olografo ha lasciato il suo patrimonio immobiliare all’Asilo Infantile di Sorso per onorare la memoria della madre Sig.ra Beatrice Diaz.
Dal 2021 la Scuola dell’infanzia è gestita dalla Fondazione Catta, formando il Polo per l’infanzia #zerosei Catta BILINGUE, denominando la Scuola Materna “Scuola Materna Beatrice Diaz”, per dare all’Istituzione un maggiore incremento della sua opera altamente umana, caritatevole ed educatrice.